sabato 8 settembre 2007

Loreto/4

Continua il mio resoconto di Loreto...siamo giunti a

Sabato 1 Settembre

Dopo la colazione e la Messa nel nostro bel paesino, siamo partiti in pullman alla volta di Loreto; sapevamo che ci volevano almeno due ore di strada, ma non avevamo calcolato che avremmo trovato coda e quindi abbiamo impiegato circa 3 ore per arrivare al parcheggio del pullman. Da qui abbiamo proseguito a piedi, zaino in spalla, per circa 5 chilometri, seguendo il lungomare di Porto Recanati; lungo questo tragitto la cosa che mi ha molto colpito è stata l'accoglienza dei villeggianti: tutti ci salutavano, ci chiedevano da dove venivamo ed erano pronti a darci il loro caloroso benvenuto. Quindi le due orette a piedi sono passate velocemente anche perchè era tanta la curiosità di vedere questa famosa Piana di Montorso, il palco, la gente; le nostre attese non sono state deluse e lo scenario che ci si è aperto davanti agli occhi è stato da mozzafiato: un'immensa conca tappezzata da giovani che occupavano ogni centimetro disponibile, ognuno come poteva, o con teli azzurri, o con tende, o con giornali o con ciò che riusciva a recuperare. Cominciavamo a respirare l'aria già assaporata delle varie GMG e dei vari raduni di giovani per il mondo.


E come ogni GMG che si rispetti non poteva mancare la "litigata" con i vicini per il posto da occupare: a Colonia erano i francesi, qui erano neocatecumenali tedeschi che non volevano sentire ragioni di spostarsi e lasciarci il posto; comunque, come al solito, dopo un pò di lamentele e di sana rivalità, ci siamo accomodati in un bel posto dove potevamo avere una panoramica di tutta la conca e una buona visione del palco (per lo meno si vedeva la cattedra sulla quale si sarebbe seduto il Papa). Quindi, all'alba delle 3, abbiamo aperto la sacca termica che ci è stata fornita prima di entrare nella Valle di Montorso, e abbiamo pranzato: beh dire pranzato forse è una parola grossa, però diciamo che qualcosa era commestibile. Dopo aver mezzo riempito il nostro pancino, ci siamo messi alla ricerca dei nostri amici compaesani che avevano scelto di fare solo il week-end e che si trovavano all'incirca di fronte a noi; peccato che non sapevamo che non si poteva uscire dai propri settori e quindi i nostri amici hanno dovuto commuovere un volontario per lasciarli passare e venirci a trovare: incontrarli è stato bello, vederli con il cappello da cowboy, fare una foto insieme sembra una cosa di poco conto, ma in queste situazioni tutto diventa amplificato.
Salutati i nostri amici ci siamo messi in attesa del Santo Padre, finché verso le 17 è spuntato dal cielo il suo elicottero e tutta la folla è esplosa in un boato; poi il Papa si è spostato nella sua Papa-mobile e ha attraversato tutta la piana salutando tutti i giovani accorsi per Lui: è passato vicino anche al nostro settore e lo abbiamo visto davvero bene.


Poi è iniziata la veglia, che più che veglia io la definirei un dialogo, perchè il Papa tra una preghiera e un canto rispondeva alle domande che gli venivano poste: è stato in questi momenti, cioè quando il Papa parlava a braccio, che Lui mi è parso molto più vicino a noi giovani e le sue parole di speranza mi hanno molto colpito. La veglia è poi continuata fino alle 20, quando il Papa ha ripreso la Papa-mobile ed ha lasciato la conca diretto alla Santa Casa di Loreto.
Così noi abbiamo potuto cenare (anche qui cenare è una parola grossa) e prepararci al mega concerto della sera: un mega palco colorato, acrobati, palloni volanti e luci hanno fatto da cornice all'esibizioni di Baglioni, Dalla, le Vibrazioni e tanti altri, l'atmosfera era resa magica dalle nostre pile ricaricabili che creavano tante stelle nel buio della notte.



Dopo il concerto erano aperte per noi le Fontane di Luce , delle zone in cui si poteva sostare a meditare e pregare, ma noi non siamo andati visto l'enormità della gente e il freddo che era davvero pungente; ah dimenticavo un dettaglio importante: eravamo circa 500.000 persone...
Quindi siamo andati a dormire, solo che eravamo in pendenza verso il basso e scivolavamo in giù... ogni tanto ci si doveva svegliare per tirarsi in sù...ma sono dettagli...

A presto blog...

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