martedì 2 ottobre 2007

Inceneritori


In questo post vorrei parlare di un argomento che non sembrerà molto interessante o comunque poco attinente al mio blog, ma riguarda la salute e questo a me sta molto a cuore; è un argomento su cui anche altre persone, molto più autorevoli di me, hanno cercato di fare chiarezza e di cui si dibatte da alcuni anni: gli inceneritori o termovalorizzatori come vengono chiamati adesso. La prima persona che ne ha parlato è stato Beppe Grillo nei suoi show in giro per l'Italia e ha subito suscitato molto scalpore: innanzitutto perchè questi centri utilizzano l'energia derivante dalla combustione dei rifiuti per creare energia che viene utilizzata per il riscaldamento, per l'illuminazione e per tanti altri scopi. Fin qui sembrerebbe tutto in regola e tutto perfetto, ma ci sono delle inesattezze in questo sistema:

1) l'energia spesa per bruciare i rifiuti è maggiore di quella che viene creata dalla loro stessa combustione; il bilancio energetico è in passivo.

2) le molecole che sono liberate nell'aria dagli inceneritori sono nanoparticelle che possono essere respirate e andarsi a depositare nei polmoni causando gravi patologie come i tumori o le bronchiti croniche.

3) questi inceneritori ricevono finanziamenti dal CIP6 che è una sorta di fondo che attinge questi soldi dal 7% della nostra bolletta enel che va per le "energie rinnovate e assimilate" (legge del 1992); questo 7% era nato come fondo per lo sviluppo delle energie alternative (eoliche, solari, idroelettriche...), ma avendo aggiunto, poco prima di promulgare la legge, la parola "assimilate", questo a fatto sì che questi soldi (che sono dei contribuenti) finissero nello sviluppo di questi inceneritori. E' paradossale, ma con la nostra bolletta, pensiamo di finanziare le energie rinnovabili e invece questi soldi passano per il 90% nella costruzione di questi inceneritori.

Questi inceneritori quindi, se non ricevessero questi soldi dal governo, sarebbero costretti a chiudere perchè il loro bilancio sarebbe in passivo (es: l'inceneritore di Brescia, premiato come miglior inceneritore del mondo dal suo stesso costruttore, riceve ogni anno 55 milioni di euro dallo stato).

In aggiunta a questo ho scritto però, è giusto far sentire anche l'altra parte, cioè coloro che sono a favore di questi inceneritori perchè se sono davvero ben fatti possono portare enormi benefici alle città; è il caso di Barcellona dove un inceneritore di rifiuti è stato costruito sotto terra, anzi sotto una delle piazze più grandi della città, vicino a un museo di arte moderna e a un centro convegni. E' una struttura in grado di funzionare senza gli aiuti statali, è dotata di impianti di insonorizzazione, non emana gas maleodoranti e sembra che rispetti l'emissione di CO2 e di altri gas che possono essere inquinanti.

Quindi dove sta la verità: questi impianti sono dannosi o no? Qualcuno ce lo spieghi in maniera chiara o obbiettiva e noi staremo più tranquilli o prenderemo provvedimenti, perchè oltre alla questione dei soldi (che sicuramente è importante) è in gioco anche la salute dei cittadini, diritto che gli stati devono preservare in qualunque modo.
Secondo me comunque il problema sta ancora più alla radice: siamo sicuri di usare bene l'energia che adoperiamo? D'altronde se non avessimo tutti questi rifiuti non li bruceremmo no? E sfruttare di più la raccolta differenziata, il riciclo e il riutilizzo dei beni, no?

Esistono in Internet molti siti e molti filmati riguardo questo argomento:
-http://it.youtube.com/watch?v=Tn832RbKbuw (si parla dell'inceneritore di Barcellona);
- http://it.youtube.com/watch?v=dW_YpsZO-94 (Beppe Grillo contro gli inceneritori);
- www.inceneritori.org (lotta contro gli inceneritori)
e molti altri ancora...

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